25.11.14

Civita di Bagnoregio _ parte I _

Continuando con la serie dei post "Dove vi porto oggi?", oggi andiamo vicino Viterbo, precisamente a Civita di Bagnoregio,chiamata anche "La città che muore".
| Civita di Bagnoregio - La città che muore |


La storia di questo paese comincia circa 2500 anni fa,quando gli Etruschi fecero di Civita di Bagnoregio una fiorente città.
Del periodo etrusco rimane, ancora oggi, il Bucaione, un tunnel scavato nella parte più bassa e attraverso cui si accede alla Valle dei Calanchi direttamente dal paese. 
La valle dei Calanchi è posizionata tra il  Tevere, ad est(allora grande via di navigazione) e il lago di Bolsena,ad ovest. In passato era attraversata da un’antica strada che collegava questi due punti est-ovest. E' per questo che la città rappresentava un importante snodo di scambio. 
| Valle dei Calanchi |



 
Quando nel 265 a.C. arrivarono i Romani, i fenomeni di erosione erano già iniziati.  Entrambi i popoli attuarono delle opere per la messa in sicurezza del paese:  arginando fiumi e costruendo canali di scolo per il  deflusso delle acque piovane.
La fragilità di questo territorio è dovuta alla coesistenza di due formazioni, differenti sia per "età" che per tipo.
Lo strato più basso e antico,è di natura argillosa,  rappresenta lo strato più fragile e quindi più soggetto all’erosione. Gli strati superiori, sono più resistenti e sono formati da materiale tufaceo e lavico. 
La veloce erosione è dovuta all’opera dei torrenti, agli agenti atmosferici ma anche al disboscamento.
Considerate che dal 1854 ad oggi il punto in cui passa la strada si è abbassato di circa 25 m, con un'erosione media pari 7 cm l'anno!

|La fragilità dei versanti|

L'unica modalità per raggiungere il borgo è una bella passeggiata che conduce al ponte in cemento armato,esclusivamente pedonale.

Consiglio scarpe comode :)
 
| passeggiando |


|verso il ponte|
| Il ponte pedonale |
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Per ora mi fermo qui.
Vi lascio un brevissimo video qui sotto.
Il prossimo post sarà dedicato alle foto scattate per le stradine del borgo,dove il tempo sembra essersi fermato.



Info su come raggiungere il borgo clicca qui

10.11.14

i colori dell'AUTUNNO


Oggi volevo " inaugurare" una serie di post che hanno come tema,I COLORI DELLE STAGIONI.
Si tratta dei colori che identificano ogni stagione e che tornano a farci compagnia ogni anno.
Inizierò con l'autunno..
| Atmosfera |

L'autunno direi che sia arrivato, a dire il vero, qui a Roma un pò zoppiccante.
Le temperature oggi erano tutt'altro che autunnali ma molto più miti. Approfittare del tempo, per godersi ancora questo bel sole, è stato un passo obbligato.
Nonostante questi sbalzi di tempo,che fanno tardare l'arrivo di un autunno più stabile, i colori dell'autunno, quelli si, sono arrivati. Aggiungerei un finalmente arrivati, perchè, sappiatelo, a me l'autunno piace da matti e riesce a darmi una carica che nessun'altra stagione mi trasmette.
Gamma dei colori dell'autunno

Voglio condividere alcune delle foto che ho scattato per catturare tutti questi bellissimi colori.
Spero vi restituiranno una buona fetta della bellezza di questa stagione !!!


|Gli arancioni|

|I gialli |


   |I rossi|


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     |I marroni|


Per voi,invece? 
Qual'è la stagione che amate di più?
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2.11.14

Giardino degli aranci (Parco Savello)


La bellezza di Roma è una delle poche certezze che si possano avere.
Il Colosseo. Piazza del Popolo. La fontana di Trevi. Via del Corso. Piazza Venezia.
Alzi la mano chi non li conosce!
Eppure la Roma che più mi piace, quella che sa regalarmi emozioni, è quella più nascosta e riservata.
 Il Parco degli Aranci è uno di questi posti.
Il Parco si trova su uno dei sette colli di Roma,l'Aventino(Rione Ripa),le cui pendici ripide arrivano quasi al fiume Tevere.
|Particolare dell'entrata del Giardino|




| Il famoso mascherone marmoreo|
| Una piccola visitatrice |

|Particolare della Fontana all'ingresso, in Piazza Pietro d'Illiria |



 Venne progettato nel 1932 da Raffaele de Vico, architetto attivissimo a Roma, quando si decise di offrire ai romani un nuovo parco pubblico con vista belvedere. Vi erano infatti già il belvedere del Pincio e quello del Gianicolo. L'impostazione del giardino è simmetrica con il viale principale in asse con il belvedere.La presenza di numerose piante di Aranci amari, ha dato il caratteristico nome al giardino.


| Due grandi alberi incorniciano l'ingresso al giardino |

L'ora sicuramente più suggestiva è quella del tramonto. Non posso che consigliarvi di visitarlo (se possibile) nelle giornate di cielo limpido e terso che permettono una vista di Roma davvero unica.Sono sicura che vi innamorerete anche voi.

| Giardino degli Aranci |


| Tramonto |- all photos are mine  - do not use them without permission -


info
Ingresso: Piazza S.Pietro d'Illiria
Orario: Aperto dall'alba al tramonto